Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2642

Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2692

Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2719

Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2746

Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2775

Warning: chmod(): Permission denied in D:\inetpub\webs\psicologoabolognaorg\wp-content\plugins\snapshot\snapshot.php on line 2817
Disturbi Depressivi e Problemi Correlati | Dott.ssa Alessandra Chiarini

Disturbi Depressivi

specialista-psicologa-bologna-alessandra-chiarini

METODO BALANCE: SCIOGLIERE I DISTURBI DEPRESSIVI GRAZIE ALL'AFFIANCAMENTO DI UNA PSICOLOGA DI BOLOGNA

I disturbi depressivi rappresentano uno dei disagi più diffusi nell’era moderna occidentale.

Lo spostamento del valore dell’individuo sul potere legato al possesso di denaro, al prestigio sociale, al conseguimento di obiettivi distintivi ma anche al tempo stesso la necessità di omologare l’essere umano, mercificarlo per incrementare gli interessi politici ed economici di una élite hanno indotto uno scollamento tra una parte dell’individuo più autentica e una più fittizia.

Questa distanza tra un Ideale fasullo e irrealizzabile, un falso sé da una parte, e un IO bambino che spesso non trova spazi e tempi per esprimersi e che quindi non cresce a livello emotivo ed affettivo in maniera fisiologica e di pari passo con il suo corpo e la sua mente, conduce inevitabilmente a disturbi depressivi.

Resta dunque bloccato un nucleo bambino fortemente frustrato, inespresso che sfocia in un NARCISISMO che diviene poco costruttivo.

L’ attuale società narcisistica coltiva e alleva tramite le istituzioni, le famiglie, la scuola e i media, esseri umani che in età anagrafica adulta sono per molti aspetti ancora bambini o adolescenti che vogliono appunto omologarsi per avere una appartenenza e al tempo stesso vogliono emergere, distinguersi in una lotta competitiva senza esclusione di colpi.

Inoltre il corpo viene posto al centro dei bisogni narcisistici di essere visto, ammirato, esso diviene oggetto per sedurre o essere sedotti, per cui viene modificato, sempre più con microchirurgia e interventi più invasivi.

Il corpo diviene un involucro, un abito quasi appiccicato sulla pelle, in cui ci si identifica ma che non corrisponde proprio a bisogni, desideri profondi dell’individuo.

Chi rifugge l’ostentazione narcisistica del corpo si ritrova per reazione a mortificare il corpo, a renderlo anonimo, invisibile, spento e poco vitale.

Infatti i due estremi del narcisismo attuale sono l’esasperazione e la corsa a essere i migliori, i vincenti e i più belli del mondo a tutti i costi previo un crollo narcisistico incontrollabile oppure l’impossibilità e la rassegnazione di sentirsi OUT, esclusi da questa macchina infernale e provare inadeguatezza.

Ovviamente nei momenti di cambiamenti di vita, molte persone faticano ad adattarsi e si manifestano disturbi depressivi più marcati.


Quale dunque è l’aiuto di una Psicologa a Bologna?

Una Psicologa attiva sul territorio di Bologna può rappresentare un supporto e accogliente per dare tempo e spazio a bisogni antichi e inespressi e indirizzare gradualmente a rafforzare le risorse e gli strumenti che sono mente, corpo ed emozioni per divenire esseri umani più completi, autonomi, fiduciosi nei propri mezzi e talenti, con una buona capacità di discernimento e sano senso critico per affrontare la vita con le sue mille ricchezze e anche imprevisti e difficoltà.

Creare una fiducia nella relazione umana per aprirsi anche alla collaborazione comunitaria in maniera più autentica e meno obbligata da istanze di giudizio critico, sensi di colpa o obblighi formali, religiosi.

Tornare a centrarsi di più sull’essere (meno identificati sul fare, avere, sapere) ritrovando più stabilità, armonia e piacere di esistere, sentendo di trovare un proprio posto nel mondo.



Etimologia della parola: cosa vuol dire depressione?

Depressione dal latino ha 2 connotazioni:

  • “premere, spingere giù, umiliare”, indica la parte attiva del giudizio di svalutazione e autocritica severo;
  •  “tono affettivo melanconico e abbattuto” indica la parte che subisce e sente impotenza e incapacità.



La condizione depressiva

Osserva le manifestazioni del tuo disagio

Solitamente ciò che caratterizza il vissuto depressivo è infatti il costante tono dell’umore depresso, del tono emotivo di scoraggiamento, tristezza profonda.

Quali sono le cause della tua depressione?

La percezione di un profondo, doloroso e talvolta incontenibile senso di perdita di qualcuno o qualcosa ritenuto essenziale per la propria vita, per il valore di sé per cui c’è la perdita del senso attribuito alla propria esistenza, incluso ciò che prima suscitava piacere e interesse, incluso il piacere nella sfera sessuale.

Ti sembra di non avere più obiettivi su cui investire.

Smarrimento e vuoto, solitudine, progressiva chiusura in una sorta di stanza buia, riducendo il contatto umano.

Apatia, con perdita di energia vitale per cui i pensieri ossessivi e ricorsivi di autosvalutazione, di denigrazione e rabbia e giudizio inflessibile verso se stessi, sensi di colpa aumentano e occupano la maggior parte del tempo.

Il circuito di pensieri emozioni negative riduce l’attenzione, la concentrazione, la memoria e le capacità pratiche anche semplici.

Frequentemente ti risulta molto pesante e faticoso, un compito oneroso anche lavarti, vestirti, cucinare, occuparti della casa.

I disturbi depressivi emergono anche come senso di incapacità e offuscamento di scelta con costante indecisione e inerzia nell’entrare in azione e di sentirsi bloccati nell’operare scelte consapevoli.

Hai la sensazione di rallentamento o a volte di agitazione psicomotoria. Intrecciate a queste manifestazioni puoi avere paure, ansie, preoccupazioni per la salute fisica, somatizzazioni come male allo stomaco o emicrania.

A livello fisico puoi notare cambiamenti di appetito e nel rapporto con il cibo, per cui rifiuti il cibo e il piacere, il gusto a esso associati, o al contrario il cibo diviene una delle poche consolazioni e gratifiche innanzi allo sconforto.

Inoltre puoi spesso vivere disturbi del sonno, come insonnia in varie forme (grande fatica ad abbandonarti al sonno, a rilasciarti al piacere del sonno, continuando a rimuginare su pensieri negativi, risvegli frequenti e interruzione del riposo, risveglio precoce con preoccupazioni sulla fatica ad affrontare la giornata).

L’ideazione suicidaria a volte accompagna il vissuto depressivo e in alcuni casi si traduce in un atto vero e proprio.


Origini dei disturbi depressivi

Il LUTTO, come senso di perdita è alla base di questa condizione umana, ma diviene profondo e faticoso da gestire quanto più avverti una sfiducia nel ritrovare serenità, quanto più rinunci ad essere aiutato e se pensi spesso al suicidio come soluzione.

Ti serve un incoraggiamento per rivolgerti a uno Psicologo che si occupa della depressione e che è in grado di aiutarti a integrare la perdita e a ritrovare un nuovo scopo.

Per te il riconoscimento del diritto a esistere, il tuo valore e la possibilità di vivere una perdita sono un tema complesso e pure l’esserti sentito fin dall’infanzia rifiutato o abbandonato.

Dalle teorie analitiche (Freud 1917) a quelle cognitivo comportamentali (Beck), a quelle sistemico relazionali, transazionali, bioenergetiche emergono alcuni punti comuni alla base della depressione:

  • Un lutto, la perdita di una persona cara, di uno status, di un progetto, ideale ritenuti fondanti per l’identità coesa slatentizza e riattiva dinamiche meccaniche inconsce connesse all’infanzia;
  • Il piacere anziché essere reinvestito in altro, si ritira e viene rimosso, bloccato con l’idea di non potere più provare piacere nella vita;
  • Perdita del senso di coesione e integrità di sé, con attivazione di un dialogo ossessivo e vizioso tra parti, frammenti della personalità, personaggi del teatro interno:
    • Il giudice interno critico, crudele e svalutativo, genitore autoritario (“sei incapace, sei indegno di amore, non meriti di provare felicità…)
    • Il bambino interno che subisce l’attacco aggressivo e che è impotente e prova senso di colpa,
    • L’adulto che è consapevole di faticare a gestire queste dinamiche lesive e che ha perso autorevolezza e fiducia.
Nella persona che manifesta disturbi depressivi si riattivano in modo massiccio, invasivo, invalidante, convinzioni, pregiudizi, ingiunzioni (divieti inconsci) presenti ma rimasti latenti e inconsci protetti da difese che hanno magari fino alla età adulta consentito una compensazione, uno pseudoequilibrio.

Accogliamo la paura e rafforziamo le nostre risorse: approccio integrato e olistico di accompagnamento

Nelle consulenze accompagno le persone a cogliere e accogliere i timori più profondi di abbandono e perdita alla ricerca di un nuovo equilibrio incentrato su una maggiore stabilità interna, meno condizionata da eventi esterni.

Cerchiamo di osservare i cambiamenti più significativi e destrutturanti connessi ad aspettative e schemi-copioni mentali errati.

Lo Psicologo è un facilitatore nel superamento dei disturbi depressivi.

Possiamo così ritrovare noi stessi, la fiducia e il valore nelle nostre capacità e nuovi scopi di vita più reali, grazie all’ascolto dei bisogni corporei, emotivi, mentali e spirituali.

Lavoriamo per essere meno attaccati a forme pensiero illusorie di forza e sicurezza: possiamo nella pratica apprendere a spostare l’attenzione da pensieri antichi e automatici connessi al proprio valore (ad es. faccio dipendere il mio valore dal rapporto affettivo con il partner, dall’attaccamento a un ideale, alla sicurezza economica, al lavoro e posizione/status sociale…) a ciò che è più vivo e reale, in primis IL CORPO.

Ricerchiamo la stabilità dalle fondamenta del corpo, dalle sensazioni tattili, gustative, olfattive, uditive, propriocettive e visive e dal respiro che permea tutto quanto il corpo e le nostre cellule.

Come? Allenandoci, prima assieme nel contesto della consulenza e giorno per giorno a casa, da soli, a concentrare la mente nel presente, con piccoli esercizi sempre differenti che interrompano il vagare nefasto mentale e poi emozionale.

Spostando il focus dai disturbi depressivi al corpo ci alleniamo per ritrovare il piacere sia nell’azione, sia nel rilassamento, riscoprendo l’alternarsi ciclico di queste fasi della vita.

Comprendiamo più in profondità i bisogni fisiologici e vitali del corpo per espanderci a comprendere cosa desideriamo realizzare nella vita, quale contributo possiamo dare alla famiglia, alla comunità.

Ritrovare il piacere del corpo, nel corpo attraverso il corpo è una tappa essenziale per sentirci vivi, gioiosi, ancorati alla terra, per rinnovare la fiducia in se stessi, lasciando andare la morsa del giudizio svalutativo.

Possiamo imparare a essere più padroni del nostro destino.

Possiamo imparare sotto la guida di chi è più esperto in questo e farlo poi in maniera più autonoma.

Possiamo apprendere strategie per governare mente, corpo, emozioni ed essere più sereni anche nei giorni di tempesta, burrasca.

E’ essenziale quindi anche per chi lo desidera integrare il percorso di sostegno psicologico per sciogliere i disturbi depressivi con corsi individuali e/o di gruppo di Yoga e meditazione sotto la conduzione di una guida esperta, attenta e consapevole.

Come Psicologa mi prendo cura di persone con disturbi depressivi

Mi occupo in particolare di varie forme depressive correlate a:

1) Difficoltà di adattamento a cambiamenti di vita con manifestazioni anche di ansia e stress:

  • Accettazione di un lutto, soprattutto successiva a una perdita improvvisa di una persona cara (post incidente, in seguito a un infarto, un suicidio, un omicidio…)
  • In caso di una scoperta di una propria malattia importante (es. un tumore)
  • Quando si accompagna un proprio caro durante una malattia degenerativa (es. Alzheimer)
  • Post parto
  • La fine di una relazione affettiva
  • La perdita di un lavoro
  • Trasferimento di casa e/o lavoro
  • Inizio e fine del percorso universitario
2) Disturbi affettivi più intensi e gravosi:
  • Distimia
  • Depressione maggiore
Se provi questi disagi e riconosci la tua fatica di vivere sappi che non sei solo o sola e puoi affrontare i disturbi depressivi come una grande opportunità per ritrovare di più te stesso, per sentirti più stabili, sereno e felice grazie all’accompagnamento di una Psicologa a Bologna esperta e attenta ai tuoi bisogni.