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Psicologia olistica è scienza

La scienza è giunta a una vera e propria rivoluzione alle soglie del 2012:

il modello emergente è quello dell’ ENTANGLEMENT, la scoperta di un universo olistico, un armonico intreccio di energia elettromagnetica.

Siamo tutti immersi e facciamo parte di un universo correlato a armonico. La bellezza e lo stupore risiedono nella perfetta sincronizzazione delle modulazioni di frequenze delle parti intercorrelate.

Dagli esperimenti di D. Bohm, l’universo infatti è in movimento e si comporta come una unità indivisibile in cui la natura intrinseca di ogni parte dipende dalla correlazione con ciò che la circonda e con il tutto. La fisica quantistica introduce il concetto di non località delle particelle. Infatti la LUCE ha la doppia natura di particella materiale e di onda e ciò consente ai fotoni di essere contemporaneamente in più punti. Due fotoni interconnessi tra loro mantengono tale interdipendenza indipendentemente dalla distanza che li separa.

La materia dunque è attiva, le molecole fluttuano, non sono immobili. Queste oscillazione favoriscono l’incontro su base deterministica. Infatti due molecole che presentano la stessa frequenza di vibrazione e che si trovano immerse in un campo elettromagnetico vibrano assieme, risuonano, si sintonizzano. Tale sintonia libera energia, cioè elettroni che attirano altre molecole in maniera selettiva in base cioè alla frequenza di oscillazione. Tale nuovo incontro libera altra energia in un processo a cascata che si estende. Questa dinamica si presenta dal micro al macrocosmo per cui anche noi esseri umani ci relazioniamo in base all’entanglement. Essendo costituiti dal 90% di acqua, l’acqua costituisce una struttura coerente di campo elettromagnetico che non è appunto fisso ma oscilla , funge da compositore musicale e produce spontaneamente codici, regolarità e non caos. L’acqua insomma ci mette in relazione al nostro interno e con gli altri. Non a caso la medicina tradizionale cinese ci tramanda la concezione dei meridiani energetici come fiumi costituiti da liquidi e soffi vitali che scorrono nel corpo.

Tutto circola e fluisce nell’ universo e in ogni sua parte attraverso la luce e il suono che sono sempre e comunque vibrazioni. Il fotone attraversa anche il vuoto, il fonone può vibrare solo nella materia.

Il DNA umano che cosa è dunque? E’ proprio un trasmettitore e ricevitore di fotoni e radiazioni elettromagnetiche, al di là di una piccola parte che trascrive proteine, il resto non è di certo DNA spazzatura, bensì un oscillatore armonico che modula le radiazioni elettromagnetiche e le potenzialità di ciascuno di noi in relazione sempre a sé e agli altri.

Questo nuovo modello scientifico viene a dare linfa e a intrecciarsi con la psicologia e tutte le discipline di relazione di aiuto. Come ha sostenuto Bismarck, la cura del paziente è un atto tra due persone. Ogni relazione terapeutica ha il suo entanglement originario, la sintonizzazione vibrazionale che permette al paziente di rendersi più autonomo e consapevole e che porta il terapeuta a far emergere la sua umanità, le sue emozioni. Lo psicologo o il terapeuta può trasmettere ciò che ha realizzato, l’altro lo percepisce nella sua autenticità, non nelle sue maschere che mettono eccessiva distanza. La relazione terapeutica è una musica armonica che fa vibrare le corde emotive del terapeuta e del paziente.

La crisi della medicina scientista come in ogni ciclo evolutivo umano porta, al di là della crisi delle certezze, a una vera crescita, a un arricchimento, alla possibilità di trascendere il vecchio, a un salto di qualità vibrazionale.