Disturbi di Ansia

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METODO BALANCE: NUOVA TECNICA INTEGRATA PER CHI SOFFRE DI DISTURBI D'ANSIA


Occupandomi in particolare di stress, disturbi d’ansia specifici, fobie, attacchi di panico e di tutti quei disagi legati all’alterazione del normale stato di quiete emotiva, affronto ogni giorno le problematiche assieme alle persone che richiedono l’aiuto ed il supporto a Bologna di una Psicologa per l’ansia.

L’interazione con le persone è di fondamentale supporto al miglioramento e alla risoluzione dei disturbi; psicologia e ansia sono collegate a doppio filo, la prima è la via migliore per affrontare la seconda, attraverso un percorso ben definito e strutturato in maniera ottimale.

Il mio supporto è integrato con incontri di Yoga, trattamenti rilassanti e decontratturanti di shiatsu, con massaggi differenti mirati in base a desideri e necessità di ciascuno (ayurvedici, riflessologia plantare...) e da incontri con esperti in naturopatia e medicina omeopatica.

Nasce così il Metodo Balance fondato sul percorso integrato e da me coordinato che produce notevoli miglioramenti rispetto ai disturbi di ansia e soprattutto aiuta a sciogliere gli attacchi di panico.

Osserva le manifestazioni del tuo disagio

Quando avverti ansia o disturbi correlati? Quando l’ansia è disfunzionale per la tua vita?

L’etimologia della parola di origine latina, dal verbo “angere”, indica l’azione di stringere, soffocare con un rimando spesso a una condizione somatica ansiosa che è il senso di oppressione al petto, il respiro corto, fino alla fame di aria nei casi di attacchi di panico o nelle manifestazioni psicosomatiche dell’asma.

Dall’etimologia si deduce anche un significato più adattivo, ovvero “l’essere attenti, solleciti”.



Disturbi d’ansia e le condizioni ansiose che si manifestano

Esistono quindi due atteggiamenti, condizioni ansiose che si sviluppano:

  • Stati d’ansia funzionali, volti ad attivarci sia a livello fisiologico che emotivo e mentale per concentrarci e direzionarci a conseguire un obiettivo prefissato (superare un esame o un colloquio di lavoro, organizzare un evento di lavoro, preparare una conferenza, un matrimonio, predisporsi al parto, prepararci a un primo appuntamento con una persona che ci piace...), attivando le risorse. Solitamente questi stati di ansia funzionali indicano una condizione di Eustress cioè stress positivo.
    • Esistono anche circostanze nelle quali gli stati di ansia adattiva aiutano a fronteggiare un pericolo reale imminente, ci predispongono all’attacco, fuga, come in situazioni di emergenza (calamità naturali, terremoti, allagamenti, aggressioni…) poiché sono rivolti alla protezione e alla sopravvivenza. In entrambe le circostanze comunque le persone provano paura ma sono in grado di gestirla.
  • Condizioni di ansia disfunzionali, in cui la resilienza, la capacità di adattarsi al cambiamento spesso però è rigida in connessione a una mancata esperienza di allenamento specifico.
  La rigidità di schemi di pensiero, la tendenza al negativismo, svalutazione di sé, ricerca del perfezionismo, l’esposizione più o meno lunga e frequente a eventi stressanti, unita al vissuto personale di traumi, lutti, separazioni, perdita di un lavoro, incidenti, cambiamenti nel ciclo vitale senza iniziazioni specifiche (adolescenza, ingresso nel mondo adulto e del lavoro, matrimonio, nascita di un figlio, menopausa, pensionamento) concorrono a predisporre a uno stato di allerta costante, eccessivo, con picchi di angoscia o manifestazioni di attacchi di panico.

L’ansia anziché essere accolta viene temuta, per cui abbiamo paura della paura e ci percepiamo inadeguati, incapaci di affrontare una situazione, diventiamo schiavi a livelli più o meno intensi dell’angoscia.

Alla base ci sono convinzioni e pensieri distorti nella percezione di sé, delle proprie capacità e limiti, con innesco di reazioni corporee specifiche che si attivano poi in maniera automatica contribuendo a ritroso ad amplificare la preoccupazione, la paura, il terrore.

Iniziamo allora a volere controllare l’ansia e le situazioni che crediamo la inneschino, con tentativi fallimentari, per cui aumentiamo il senso di impotenza, abbassiamo l’autostima e iniziamo a evitare magari luoghi, persone, isolandoci, fino a mettere a repentaglio relazioni di coppia, scambi sociali, o addirittura mettendo in discussione la capacità lavorativa e il senso della propria vita e il proprio posto nel mondo.

I disturbi di ansia o le mille sfumature della condizione ansiosa spesso quindi si intrecciano a una condizione depressiva.

Possiamo quindi instaurare dei circoli viziosi controproducenti e lesivi del nostro benessere ed equilibrio.

Ci manca una osservazione e conoscenza della raffinata e complessa macchina umana per poterla poi usare al meglio delle sue potenzialità.

E’ importante accettare di farsi aiutare in questa direzione.

Osservare i sintomi e le manifestazioni dell’ansia

A livello cognitivo, solitamente puoi cogliere convinzioni errate come l’idea di dovere arrivare a obiettivi troppo elevati, di doverli conseguire a tutti i costi con ostinazione, pena il senso di fallimento, e perdita di valore di te stesso, oppure la perdita di obiettività e lucidità nella valutazione di scelte, anche nel quotidiano, il senso del blocco e la paura di sbagliare costantemente, la perdita di concentrazione e talvolta di memoria.

Manifestiamo gli stati di ansia sul piano emotivo in modalità e sfumature differenti: agitazione, nervosismo, irritabilità, impazienza, eccitazione, suscettibilità, angoscia, terrore, allarmismo, panico…

Sul piano fisiologico e corporeo notiamo invece sintomi di ansia ben distinti:

  • A livello cardiovascolare una accelerazione del battito, o le palpitazioni, aumento della pressione sanguigna, o all’opposto abbassamento della pressione fino a capogiri e svenimenti;
  • A livello respiratorio sentiamo respiro corto, affannoso, superficiale, senso di soffocamento, nodo alla gola;
  • A livello neurologico e muscolare avvertiamo tensioni, blocchi, rigidità nei movimenti, minore coordinazione, mimica più contratta, inibizione o fatica a parlare ed esprimerci, staticità o iperattività dei nostri movimenti e della gestualità;
  • A livello dell’apparato digerente osserviamo dolori, fastidi e blocchi allo stomaco, nausea, vomito, acidità e reflussi gastrici, colite spastica, diarrea;
  • A livello urinario osserviamo incontinenza, stimolo frequente a urinare o bruciori;
  • A livello della pelle invece sentiamo calore e rossore al volto e al petto o raggelamento e pallore, formicolii, pruriti, macchie.
A mio avviso in modo particolare nelle manifestazioni ansiose il corpo ci invita a prenderci cura di noi, a essere più attenti, e dunque il corpo può divenire uno strumento eletto per ristabilire un equilibrio ogni volta.

In particolare l’ATTACCO DI PANICO che sopraggiunge inaspettatamente spesso per pochi minuti che sembrano eterni, riporta manifestazioni fisiche intense come tachicardia e oppressione dolorosa al petto, senso di soffocamento, sudorazione, sensazione di svenimento, senso di irrealtà, terrore di impazzire totalmente, di perdere il controllo e morire.

Possiamo iniziare ad accogliere i sintomi, accettarli senza giudizio, senza dare loro troppo importanza, comprendere che sono espressioni di emozioni non riconosciute, osservare l’andamento a “onda” dell’attacco con una escalation rapida, un picco e una discesa veloce verso una maggiore calma.

Possiamo riprendere il contatto con la realtà del corpo, delle sue singole parti e del respiro fluido e naturale.


Accogliamo la paura e rafforziamo le nostre risorse: approccio integrato e olistico di accompagnamento

Come psicologa cerco di comprendere quali sono le paure più grandi di chi vuole trovare una condizione più armonica, equilibrata e serena.

Cerchiamo di ricostruire la narrazione del percorso di vita con le tappe più significative, i cambiamenti più importanti e magari destabilizzanti e soprattutto mettiamo in luce le convinzioni errate che impediscono una visione più obiettiva, e meno angosciante della vita o di situazioni specifiche.

Attraverso sessioni di rilassamento guidato del corpo, la focalizzazione mentale sui canali sensoriali, la ricerca di immagini, geometrie, colori e simboli di stabilità, radicamento, armonia, pace, leggerezza ci riportiamo a una maggiore centratura e presenza.

Per sciogliere i sintomi di ansia utilizziamo il rilasciamento di corpo, mente, emozioni tramite l’ascolto del respiro che ci conduce dolcemente e progressivamente a fare dissolvere anche la nebbia che permea la nostra mente.

Calmando gli stati ansiosi in un secondo momento abbiamo la concreta possibilità di:

  • Cogliere i nostri talenti, esprimerli;
  • Arrivare a prendere scelte più consapevoli e non dettate dalla paure, divenendo più responsabili e meno timorosi. Possiamo ottenerlo grazie l’orientamento del pensiero positivo;
  • Focalizzarci a provare gratitudine ogni giorno, distogliendoci dalla funesta e meccanica abitudine della lamentela e della svalutazione.
Possiamo apprendere a riconoscere le emozioni della paura e della rabbia senza farci travolgere, come essere sulla spiaggia e guardare le onde dell’oceano, anche quelle enormi, cercando di mantenersi stabili all’interno.

La paura infatti fa parte di noi, non possiamo vincerla, controllarla, eliminarla o inibirla, ma possiamo imparare a governarla come il surfista cavalca creste impetuose.

Possiamo imparare sotto la guida di chi è più esperto in questo e farlo poi in maniera più autonoma.

Dobbiamo imparare nella relazione con noi stessi, con l’altro, la famiglia, la comunità, con gli animali, la natura che nulla è fisso e immutabile e non possiamo trincerarci dietro alle mura di una fortezza di difese mentali per paura di perdere le nostre certezze, quelle che ci forniscono una immagine di noi più rassicurante.

La vita inevitabilmente fa crollare quelle mura e ogni volta rischiamo di essere indifesi, spaesati, annichiliti.

Possiamo apprendere strategie per governare mente, corpo, emozioni ed essere più sereni anche nei giorni di tempesta, burrasca.

E’ essenziale quindi anche per chi lo desidera integrare il percorso di sostegno psicologico con corsi individuali e/o di gruppo di Yoga e meditazione sotto la conduzione di una guida esperta, attenta e consapevole.

Un aiuto concreto per sciogliere i disturbi d'ansia

Una Psicologa esperta nei disturbi di ansia, mi occupo prevalentemente di stress, ansie specifiche, fobie specifiche, attacchi di panico, fobia sociale, claustrofobia, ansia da prestazione, disturbo post traumatico da stress, ipocondria, fibromialgia, asma, psoriasi, coliti, dermatiti e più in generale somatizzazioni.

Questi stati d’alterazione o disturbi legati all’ansia si possono modificare ed risolvere, ma è necessario rivolgersi a persone qualificate e professionisti affermati.